RADICI DI STORIA
Aree archeologiche, castelli, fortificazioni, abbazie, chiese e cattedrali, fino ad arrivare a trincee e templi votivi: il territorio dell’Alta Marca ha una storia lunga, ancora percepibile grazie alla grande cura rivolta ai suoi monumenti e alle sue testimonianze e grazie alle iniziative culturali che animano e proteggono la cultura e le tradizioni locali.
Parco Archeologico Didattico del Livelet
Scavi archeologici svolti nei primi anni del ‘900 e poi ripetuti negli anni ’80, hanno permesso di ritrovare, nell’area di Colmaggiore di Tarzo, alcuni resti di strutture abitative e manufatti in selce, osso e ceramica, che hanno ricondotto gli studiosi a considerare l’area come il più importante insediamento preistorico di tipo umido noto nel Veneto Orientale. Proprio da questi ritrovamenti è nata l’idea di dare vita al Parco Archeologico Didattico del Livelet, sulla sponda del Lago di Lago a Revine Lago: la ricostruzione di un piccolo villaggio palafitticolo permette di conoscere come era la vita quotidiana sui laghi nel Neolitico, nell’Età del Rame e del Bronzo.
Castelli e palazzi
Poco distante, a Cison di Valmarino, si rimarrà a bocca aperta di fronte alla magnificenza del Castello Brandolini, castello di origine medievale ora totalmente restaurato e visitabile. Ma non è l’unica fortificazione presente in questo splendido territorio: a Vittorio Veneto da non perdere è il Castello di San Martino, ora dimora vescovile, che regala panorami mozzafiato sulla città e sul quartiere di Ceneda, quartiere che ospita la Cattedrale della Diocesi, con all’interno le
spoglie di San Tiziano. A Serravalle, il secondo quartiere che, insieme a Ceneda, ha dato vita alla cittadina vittoriese negli ultimi anni del 1800, è possibile visitare il Castrum, i resti dell’antico castello medievale.
Ma tutto il centro di Serravalle merita una sosta: Piazza Flaminio, sulla quale si affacciano Palazzo Todesco, la Torre Civica e la loggia del Museo del Cenedese, regala uno splendido scorcio cittadino.
Torri del Credazzo
Immerse nei vigneti di Farra di Soligo si trovano le Torri del Credazzo, ciò che resta dell’antica area fortificata del Castello di Credazzo, di proprietà dei Collalto a partire dal X secolo, ampliato nel XIII secolo e purtroppo saccheggiato e lasciato in rovina per oltre seicento anni. Un restauro effettuato in era moderna ha riportato allo splendore questo complesso fortificato: anche se non ancora visitabile, rende inimitabile questa splendida area ora Patrimonio dell’Umanità.
Abbazia di Follina
Ricco è il patrimonio religioso che caratterizza tutta l’area: la religione è sempre stata fortemente sentita e importante anche per lo sviluppo economico del territorio. L’Abbazia Cistercense di Follina è una piccola perla da non perdere: connubio perfetto tra arte e natura, è un luogo dove, ancora oggi, è possibile riposarsi e ammirare splendide opere d’arte. Dello stesso stile architettonico è l’Abbazia di Santa Bona a Vidor: di proprietà privata e aperta solamente in occasioni particolari, offre una splendida terrazza sul fiume Piave immersa in un giardino avvolto dalla pace.
Poco distante dalle pocanzi nominate Torri di Credazzo si trovano la Chiesa di San Vigilio ed il Tempio di San Martino, segni della devozione religiosa della popolazione locale. Al Tempio di San Martino, in particolare, è legata un’antica credenza: ancora oggi, infatti, sono molte le coppie che giungono al Tempio per chiedere l’intercessione di San Martino di Tours per poter avere un bambino, impegnandosi a dare al piccolo il nome che essi stessi pescheranno da un’urna
qui conservata. Di questa tradizione si hanno tracce persino dal 1743.
Da non perdere inoltre l’Eremo di San Gallo, raggiungibile dopo una ripida salita immersa nei vigneti ma che dona un’imperdibile vista sul Quartier del Piave. Qui è possibile inoltre ammirare il monumento dedicato agli Aviatori.
Antica Pieve di San Pietro di Feletto
Spostandoci verso ovest, merita una sosta la Chiesa di San Martino a Castelcies, nel territorio comunale di Cavaso del Tomba: immersa nel verde, conserva il più antico blocco di pietra dell’Alta Marca Trevigiana, con iscrizioni in lingua retica e latina antica.
Tra l’immenso patrimonio architettonico religioso che arricchisce questo territorio non si può però non nominare l’Antica Pieve di San Pietro di Feletto, situata su una terrazza sui vigneti di Refrontolo e conosciuta per l’importante rappresentazione, presente sulla facciata, del Cristo della Domenica, che riporta tutti i lavori che non si possono svolgere nel giorno del Signore. L’affresco è una rarità nella storia dell’arte: se ne contano solamente una decina in tutta Europa. Al suo interno, è inoltre presente un ciclo pittorico rappresentante il Credo: questi affreschi sono databili al 1460. Vicino a San Pietro di Feletto si trova Conegliano: il suo Duomo conserva la rappresentazione della Madonna con Bambino e Santi di Giambattista Cima da Conegliano, l’unica opera dell’importante pittore rinascimentale coneglianese presente in città. Assolutamente da non perdere la visita alla Sala dei Battuti ,situata proprio sopra il Duomo: un salone completamente affrescato con storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, un’importante testimonianza pittorica ed artistica della presenza della Confraternita dei Battuti a Conegliano, che ha ricoperto un ruolo di rilievo nel periodo medievale nella città denominata Perla del Veneto.
Antonio Canova
L’Alta Marca Trevigiana ha dato i natali a uno dei più importanti artisti italiani del 1700: a Possagno, a pochi chilometri da Cavaso del Tomba, è nato Antonio Canova, ritenuto il massimo scultore esponente del Neoclassicismo italiano. E proprio tutta la cittadina ai piedi delle Prealpi Trevigiane è a lui dedicata: ancora visitabile è la Casa Natale, presso la quale è possibile ammirare dipinti, incisioni, disegni e strumenti da lavoro dell’artista, così come è possibile rimanere a bocca aperta davanti ai gessi preparatori originali conservati all’interno della Gypsotheca, spesso location inoltre di interessanti e particolari visite guidate. Imperdibile, però, è il Tempio Canoviano, massima espressione della genialità di Antonio Canova: impossibile da non vedere, grazie alla sua posizione strategica e all’imponente silhouette, e da non amare, con la sua cupola internamente decorata a cassettoni contenenti un rosone di legno dorato e la statua qui conservata raffigurante la Pietà, creata nel 1830 da Bartolomeo Ferrari, allievo del Canova. Un monumento difficile da scordare, che Canova non fece in tempo a vedere completato.
Andrea Zanzotto
Diventerà presto un museo anche la casa natale di Andrea Zanzotto, uno dei poeti più importanti e significativi del Novecento: nato e vissuto a Pieve di Soligo, è conosciuto perlopiù per le sue opere dedicate al paesaggio e alla sperimentazione sul linguaggio.
Sempre rimanendo nel contesto artistico, una sosta la merita sicuramente Tarzo: qui, la Via dei Murales permette di scoprire e ammirare gli affreschi che personalizzano e decorano le case della frazione di Fratta. Muovendosi verso est, si arriva alla cittadina di Sarmede, che ogni anno ospita numerosi artisti e festival dedicati a tutte le arti: pittoriche, scultorie e attoriali.
A Sarmede è inoltre possibile visitare il Parco della Fantasia, con un itinerario pedonale che permette ai visitatori di ammirare più di 70 tra affreschi, murales e strane architetture, opere che ricordano il passaggio nel paese pedemontano di Stepan Zavrel, artista nato a Praga ma che ha vissuto qui, nell’Alta Marca Trevigiana.
Molinetto della Croda
Uno degli angoli più suggestivi dell’Alta Marca Trevigiana è sicuramente il Molinetto della Croda, a Refrontolo: simbolo dell’attività rurale locale, è stato utilizzato fino al 1953 per la macina del granoturco.
Dopo un lavoro di recupero da parte dell’Amministrazione Comunale, accoglie ogni giorno migliaia di visitatori, che qui possono scoprire il vecchio e tradizionale lavoro del mugnaio, oltre che approfittare dei numerosi sentieri che da qui partono, per una passeggiata in mezzo ai filari di vite.
Oltre che ad essere un territorio ottimo per la coltivazione della vite, l’Alta Marca Trevigiana è culla di molti prodotti locali, riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.